| Pavia, l’amichevole diventa rissa
Schiaffi e pugni tra tifosi degli azzurri e della Pergolettese sugli spalti del Mascherpa
In campo il clima è amichevole, tra il pubblico invece volano schiaffi e pugni. Ieri pomeriggio, durante l’intervallo dell’amichevole non ufficiale tra Pavia e Pergolettese (serie D, girone B) sul sintetico del Mascherpa, è scoppiata una rissa tra tre tifosi della squadra cremasca e una dozzina di sostenitori pavesi. Sui gradoni che costeggiano il campo ci sono quasi 150 spettatori, tra pavesi e tifosi ospiti, in attesa che le squadre cambino campo. All’improvviso comincia un parapiglia nella parte della gradinata più vicina all’ingresso e tre tifosi della Pergolettese vengono alle mani con un gruppetto di pavesi. Schiaffi, pugni, la rissa ondeggia tra la recinzione del campo e i gradoni: il tutto dura pochi secondi ma nessuno riesce a dividere i tifosi. Poi i pavesi coinvolti nella rissa si ricompattano e tra loro qualcuno riesce a trattenere i compagni mentre i tre cremaschi voltano le spalle ed escono dal Mascherpa, scortati (tra le minacce) a distanza ravvicinata dai rivali. «Certe amichevoli non andrebbero organizzate, dovreste pensarci prima»: dicono i tifosi coinvolti nella rissa ai dirigenti del Pavia che chiedono spiegazioni. Tra ultras del Pavia e del Pergocrema in passato c’erano stati problemi e la Pergolettese ha raccolto il testimone dei gialloblu dopo la scomparsa del club di Lega Pro e, agli occhi di certi sostenitori azzurri, anche gli stessi rivali. «Con il Novara non si può fare perché è il Novara, con il Piacenza nemmeno, e il Legnano no e quell’altra nemmeno – sbotta Massimo Marchetti, segretario del Pavia –. Di questo passo non potremo più fare amichevoli». I dirigenti azzurri avevano intuito che potesse succedere qualcosa già prima dell’amichevole, tanto è vero che avevano chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. «Una pattuglia è passata prima della partita – continua Marchetti – ma non sembrava ci fossero problemi». Sul sintetico del Mascherpa mister Roselli ha schierato nel primo tempo un undici di possibili titolari per il match del 6 gennaio a Salò, prima gara del ritorno, per dare spazio nella ripresa a chi di solito ne trova meno. Beretta sblocca il risultato alla fine del primo tempo su rigore concesso per un fallo di mano. Nella ripresa arriva la doppietta di Radoi: al 17’ l’attaccante gira in porta la respinta del portiere su cross da sinistra, al 40’ entra in area da destra e tira, Milanesi respinge ma il romeno raccoglie di sinistro e infila. In mezzo tanta Pergolettese, che però riesce a pungere solo nella ripresa, con un destro al volo da fuori area di Amodeo che Teodorani devia sopra la traversa e con un tiro di Guerci che esce di poco. Il tridente dei cremaschi qualche problema agli azzurri lo crea, anche perché la squadra di Roselli, in campo come arbitro, non tiene un ritmo molto elevato. L’attacco azzurro va a sprazzi, ma segna quando ne ha l’occasione.
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