Mercato 2012/2013

Pavia, Preite e il mercato «Centrati gli obiettivi»

Il dirigente azzurro: «Abbiamo preso ottimi giocatori, sia under che esperti»

di Luca Simeone wPAVIA Manca ancora un tassello, quel giovane centrocampista che completerebbe il reparto e che potrebbe essere Mauro Redaelli della Caronnese, già provato in amichevole contro l’Albinoleffe. Poi il mercato del Pavia sarebbe in teoria chiuso, a meno che non si concretizzi qualche uscita, con relativa possibilità di nuovi innesti. Fin qui, però, il direttore dell’area tecnica Aldo Preite si considera soddisfatto della squadra che è stata allestita. «L’obiettivo resta quello di fare un campionato tranquillo – dice Preite – e in questo siamo avvantaggiati dal fatto di ripartire da un allenatore come Giorgio Roselli, che gode della stima di tutti. Abbiamo mantenuto una ossatura importante della squadra dello scorso anno, aggiungendo ottimi “under” e “over”». Non tutte le operazioni che il Pavia ha tentato di chiudere sono andate in porto ma Preite, uomo-mercato azzurro, non ha rimpianti: «Siamo stati molto dietro a De Bode, un giocatore che a me piace tantissimo, ma abbiamo lasciato perdere quando abbiamo capito che non sarebbe stato possibile arrivare a lui. Nel frattempo c’era la possibilità di chiudere per D’Orsi, che in prospettiva è un giocatore molto interessante. Deve avere continuità, ma può solo crescere. In generale, non è semplice trovare e portare dei giovani bravi, anche perché ci sono quelli che non vogliono venire. Però quest’anno possiamo dire di aver centrato gli obiettivi». Il penultimo colpo in ordine di tempo è stato il ritorno di un giocatore di grande rendimento e affidabilità come Ferrini. «E’ anche molto duttile, può ricoprire due o tre ruoli». Quanto al mercato delle altre, Preite vede quattro squadre tra quelle che si sono meglio attrezzate. «La Cremonese prima di tutto, ha fatto acquisti importanti ed è sicuramente la squadra da battere. Il Lumezzane ha lavorato bene anche quest’anno: hanno preso Marcolini e Mandelli e giovani interessanti. Poi c’è il Carpi, ma anche l’Alto Adige, anche se bisognerà vedere se riuscirà a ripetere il campionato dello scorso anno. Si sono mossi bene sul mercato». Poi Preite indica una matricola, fresca di ripescaggio, come la Virtus Entella. «Non vincerà il campionato, ma è una società ambiziosa che sicuramente farà bene. In difesa hanno una grande coppia di centrali con Bianchi e Cesar». Potrebbe essere, insomma, la sorpresa del girone A del campionato di Prima divisione. E nell’Entella gioca quel Mattia Marchi che l’anno scorso era al Pavia e che la società ha cercato di trattenere. Sembrava che l’operazione fosse fattibile, ma il giocatore ha preferito tornare a Novara (che lo aveva in comproprietà) per giocarsi le sue chance in B. Salvo poi rendersi conto che avrebbe trovato poco spazio e scendere di nuovo in Prima divisione, nel club ligure. «Il giocatore sarebbe rimasto a Pavia, ma secondo me la trattativa è stata gestita male dal suo procuratore – dice Preite – comunque quando abbiamo saputo che era possibile tenere qui Alessandro Cesca ci siamo subito diretti su di lui e abbiamo trovato l’accordo».





Qualche novità ? Spero che prima che finisca il mercato estivo arrivi ancora qualcuno di pesante.