Mercato 2012/2013

Pavia salvo, ma la squadra è da rifare

Tanti prestiti e pochi giocatori sotto contratto, Roselli a caccia di giovani talenti alle finali del campionato Primavera

IL FUTURO




PAVIA Conclusa la stagione agonistica con l’impresa di Ferrara il Pavia deve guardare al futuro. Da lunedì scorso è chiaro che bisognerà lavorare per la Prima Divisione, o, nel caso di riforma anticipata dei campionati di Lega Pro, sulla categoria unica al posto dell’ex serie C. Con Giorgio Roselli confermato per altre due stagioni, bisognerà rifondare o ricostruire con molti volti nuovi. Il tecnico azzurro e i dirigenti saranno da sabato tra Gubbio e Foligno alle «Final eight» del campionato Primavera per visionare i migliori giovani talenti del calcio nazionale. Come è accaduto quest’anno con Pippo Falco, l’obiettivo è di portare a Pavia ragazzi pronti a farsi le ossa in Prima Divisione per poi salire di categoria. Pochi i giocatori attualmente sotto contratto con il Pavia, tra questi il portiere Davide Facchin che ha rinnovato durante l’annata il suo contratto per un altro anno (fino al 30 giugno 2013). Il suo vice Cacchioli è in prestito dal Parma, che deciderà il suo futuro. In difesa i due esperti centrali Fissore e Fasano sono a scadenza di contratto, Capogrosso è in prestito dal Siena, Caidi in comproprietà con il Cesena, mentre Gheller è ancora legato un anno alla società di via Alzaia, come sotto contratto è Meregalli. Da capire la situazione di Pezzi, arrivato a gennaio in prestito dalla Triestina, club il cui futuro è incerto. In mezzo al campo anche qui poche certezze di conferme: capitan Carotti chiuderà probabilmente la sua avventura al Pavia, salvo colpi di scena, perché il suo contratto scade e ci sono società anche di categoria superiore pronte ad investire su di lui. In comproprietà è Galassi, con il Novara. Tutti prestiti invece per Dall’Oglio (Reggina), Statella (Bari), Cinelli (Sassuolo, ma la metà del suo cartellino è della Lazio), Meza Colli (Cesena). In scadenza è Bufalino. In attacco Mattia Marchi è in comproprietà tra Pavia e Novara, che lo scorso anno l’avevano acquistato in un’operazione comune dal Sud Tirol, mentre è azzurro il cartellino di Andrea D’Errico, prodotto del vivaio pavese. Comproprietà con il Siena per il rumeno Radoi, mentre Cesca è in prestito con proprietà divisa tra Carpi e San Marino. Tesserato a gennaio, come svincolato, sarà libero dal 30 giugno anche Ancora. Da ricordare che il Pavia ha prestato al Renate (Seconda Divisione) l’attaccante Cristian Mangiarotti, mentre il Parma è pronto a riscattare il giovane Sprocati, che da gennaio ha giocato nella Primavera emiliana. Con l’Atalanta, dove sono in prestito con diritto di riscatto, da definire la situazione di altri due giovani talenti azzurri: Chessa e Tonon. Enrico Venni

Fasano si candida «Basta una parola e mi fermo a Pavia»

Tornato in azzurro a novembre, ha dato solidità alla difesa «Eravamo troppo aggressivi, Roselli ci ha fatto maturare»

I PROTAGONISTI DELLA SALVEZZA
PAVIA Era arrivato a novembre per rinforzare una difesa che subiva troppi gol, e Gianluca Fasano è stato tra i principali protagonisti della stagione azzurra. Il 35enne difensore, svincolato dopo cinque stagioni a Ravenna, quattro in C1 e una in B (complessivamente 146 presenze) era tornato a Pavia, dove aveva giocato nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006, ottenendo i play off in C. Prima quelli persi nella finale con il Mantova, e l’anno successivo la semifinale con il Monza. Ora, collezionando 22 presenze e due reti, la salvezza nella splendida rimonta di questi mesi. «Sicuramente Pavia e Ravenna sono le tappe più importanti della mia carriera, due avventure a cui sono legato e che ricorderò sempre – ammette Fasano –. A Ravenna ho avuto l’emozione di salire in serie B e l’anno successivo la delusione di retrocedere immediatamente. Quest’anno la salvezza è stata un’impresa visto come si erano messe le cose a metà stagione». Fasano si è mai pentito di essere tornato a Pavia? «No, assolutamente – risponde il difensore azzurro –. Certamente non mi era mai capitato di perdere tante partite di fila in un periodo negativo come quello che abbiamo avuto tra l’andata e la prima parte del ritorno. Quando arrivai c’era stata il primo cambio di allenatore della stagione, e anch’io debuttai a Pisa in una sconfitta immeritata». Ma perchè il momento negativo è durato così tanto? «Certamente in quella fase il Pavia giocava un calcio troppo a viso aperto – ammette Gianluca Fasano – Quello di una squadra giovane, di buona qualità, Un calcio che però dopo ottimi primi tempi alla distanza veniva punito. Serviva un cambiamento, maggiore equilibrio. E qualche segnale lo avevamo avuto con mister Sangiorgio, poi Roselli ha messo dei punti fermi e si è trovata quella compatezza che ci mancava. Oltre a qualche innesto strada facendo anche i giovani, che avevano pagato lo scotto del debutto in Prima Divisione nel girone d’andata, nel ritorno sono cresciuti. Dai campionati Primavera a quelli professionisti c’è una differenza: qui i risultati contano, condizionano i bilanci di una società, per esempio, e le pressioni sono diverse. La maturazione si ottiene solo sul campo». Il futuro di Gianluca Fasano? «Passerò ancora qualche giorno a Pavia – spiega – poi tornerà a Bolano, vicino La Spezia, dai miei genitori, prima di un periodo di vacanza. Ho firmato un contratto fino al termine della stagione, ma sono tranquillo perché so di avere la stima della società, che in questo periodo è impegnata a programmare la nuova stagione e avremo occasione di parlarci nelle prossime settimane». Fasano disponibile quindi a proseguire l’avventura in azzurro? «Per fortuna non ho avuto incidenti durante la carriera e ogni anno ho sempre collezionato 25-30 presenze di media – ricorda il centrale difensivo del Pavia –. Sono integro fisicamente e, pur confrontandomi con molti ragazzi giovanissimi, credo di aver dimostrato di poter giocare ancora in questa categoria se ci sarà l’offerta per farlo». Enrico Venni

Pavia, vicine altre conferme

Statella può restare, rinnovo pronto per Fasano, a Carotti sarà proposto il prolungamento

IL MERCATO




di Luca Simeone wPAVIA Il Pavia prosegue nell’operazione conferme della rosa che così bene ha fatto nella seconda parte della stagione. La porta sarà difesa ancora da Facchin: a prescindere dal fatto che ha ancora un anno di contratto, il portiere ha la piena fiducia del tecnico e dello staff dirigenziale. Quasi certa la permanenza anche di Gianluca Fasano, che è in scadenza ma al quale sarà proposto il rinnovo. Per Gaetano Capogrosso il discorso con il Siena, proprietario del cartellino, è già avanti: a inizio settimana dovrebbe essere formalizzato il rinnovo del prestito del terzino napoletano. Sempre in difesa, sia Gheller che Meregalli hanno un altro anno di contratto. Quanto al centrocampo, il club di via Alzaia punta a trattenere Carotti, Meza Colli e Statella. Al capitano, che aspetta una chiamata dalla serie B, il Pavia proporrà nei prossimi giorni un rinnovo, lasciando al giocatore qualche giorno per pensarci. Altrimenti si penserà ad un’alternativa. Per Statella il discorso con il Bari è stato avviato e la disponibilità del club pugliese a lasciarlo a Pavia ci sarebbe. Il giocatore, dal canto suo, sarebbe contento di rimanere e dunque anche questa operazione può essere conclusa positivamente. Cinelli, che è in comproprietà tra Lazio e Sassuolo, dovrebbe invece puntare a salire di categoria. Con il Cesena il discorso è aperto per Meza Colli. Ai romagnoli in B il paraguayano potrebbe interessare, ma la riserva non è ancora sciolta. In comproprietà c’è poi Caidi, per il quale però l’intenzione è trovare un’altra destinazione che consenta al difensore centrale di trovare lo spazio che al Pavia difficilmente avrebbe. Torna invece al Cesena, dopo il prestito, Alejandro Rodrìguez, mentre c’è un discorso aperto su Andrea D’Errico, di cui il Cesena potrebbe rilevare la metà del cartellino. Capitolo attacco: per Marchi non ci sono ostacoli da parte del Novara al rinnovo della comproprietà, lasciando il giocatore al Pavia, ma bisognerà anche fare i conti con le intenzioni del giocatore, che potrebbe puntare a salire in B. Il Pavia si sta muovendo anche per i giovani: gli ottimi rapporti con il Palermo porteranno in azzurro il terzino sinistro classe ’93 Gianluca Di Chiara, di cui si dice un gran bene; un altro ’93 potrebbe arrivare dalla Paganese ed è il centrocampista Fabio Orlando, che ha già 26 presenze in Seconda divisione. Senza considerare che, se non verranno riscattati dall’Atalanta, torneranno a Pavia due elementi interessanti come Tonon e Chessa, mentre il cartellino del baby azzurro Sprocati dovrebbe essere acquisito dal Parma.